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“Falling” nella colonna sonora de “L’insonne” film diretto da Alessandro Giordani
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Crimson Within – The Concept
Once upon a time there was Reality.
Then people realized that it was too horrifying and started to live in an imagination.
Country yokels began to entertain everyone with their philosophy, and elders began to suck the life out of the lips of young celebrity-seeking maidens.
No matter if the clothes weren’t clean or well made, the most important thing was to parade, day after day.
Businessmen got a grip on the rules of the game and started to raise fake rebellions, fake needs, fake awards and fake ranks.
Everyone started to believe they had something interesting to say and everyone was fascinated by other people’s lives.
Yet, not all people had the right to have a say and in the name of freedom a chaos of useless thoughts, filled with sex, violence and silicone, finally arose.
I was one of the few who could afford the luxury of speaking my mind, but I was not allowed to.
Or at least, not the way I wanted to.
‘Cause when my parents died I saw their blood and I realized that it was not red, but crimson.
I had the crimson within.
I was different, not just like anyone else who had red blood.
My blood was slightly different, it was crimson.
I knew for sure, although I couldn’t see it.
Everything slowly changed when I realized that my parents left me alone.
Nevermore shall I see them? I was scared; I was too extraordinary for this world.
I was an artist.
The goddamn shows on TV made me realize that even though I was a great artist, I had to come up with something shocking in order to become famous.
That was when, as I was feeling fuzzy, I realized that I had to kill someone.
A “killer artist” was exactly what I needed to become known.
I ran into so many show-offs; they made me sick, they were so pathetic I couldn’t even kill them.
But one of them, a woman I met, gave me what I was looking for.
She was rich! But by then, nothing made any sense anymore.
I did my best to get rid of her,but it was too late.
She swore eternal loyalty, and when I asked if she could kill our children for our sake, she said “yes”.
I started to feel like a crawling worm.
As if I no longer had a purpose in life.
My bloody baby had become the woman of my downfall! I had become you, my beloved! Every piece of my art was like her.
We had a family, we had a big house, I had finally reached success.
But I felt alone.
Did I really need all that space for myself?
I hated that damn woman, but I pretended to love her.
‘Cause as long as I was with her, I could be a star.
I was trapped in a vicious circle, the more I loved her the more success I had, but the less my art made sense to me.
I was going mad.
I realized I was unable to feed myself because she didn’t let me feed! I felt like crying and I started to freak out.
I was tired, I was spoiled, I needed to disappear and be forgotten.
Falling into nothingness.
Crimson Within – La Storia
C’era una volta la realtà.
Poi la gente decise che era troppo spaventosa ed iniziò a vivere nell’immaginario.
Bifolchi di campagna iniziarono a giocare con la filosofia e i vecchi iniziarono a succhiare la vita dalle labbra di giovani donnine in cerca di celebrità.
Non aveva importanza se gli abiti fossero puliti o resistenti, l’importante era compiere la propria sfilata ogni giorno.
Gli uomini d’affari capirono immediatamente le regole del gioco ed iniziarono a creare finti ribelli, finte urgenze, finti premi e finte classifiche.
Tutti iniziarono a credere di avere qualcosa di interessante da dire e a tutti, di colpo, interessarono i fatti degli altri.
Potevano permetterselo oppure no? Non era chiaro e, in nome della libertà, si creò un caos di pensieri inutili, farciti da sesso, violenza e silicone.
Io ero uno dei pochi che poteva permettersi di parlare ma non mi fu concesso.
O almeno non nel modo in cui volevo.
Perché quando i miei genitori morirono, vedendo il loro sangue mi resi conto che non era rosso ma cremisi.
Perché anch’io avevo il cremisi dentro.
Io ero diverso; il mio sangue non era rosso.
Era leggermente diverso.
Cremisi.
Ne ero certo, anche se non ero in grado di vederlo.
Tutto cambiò lentamente.
Gli stramaledetti spettacoli alla TV mi fecero capire che, anche se ero un grande artista, dovevo fare qualcosa di scioccante per diventare famoso.
Allora, un po’ confuso, me ne andai per strada a tentare di uccidere qualcuno.
Un artista killer sarebbe stato il top della pubblicità.
Mi imbattei in tanta gente che sfilava.
Mi facevano così pena..e non combinai nulla..ma incontrai una donna maledetta, capace di offrirmi tutto quello che cercavo.
Era ricca! Il paradosso è che però, proprio da quel momento in poi, nulla ebbe più senso.
Quando ormai troppo tardi me ne resi conto, feci il possibile per allontanarla da me.
Le chiesi eterna fedeltà e me la diede.
Le chiesi addirittura se fosse stata disposta ad uccidere i nostri figli.
Rispose di si.
Iniziai a sentirmi come un verme strisciante.
Come un’entità che non aveva uno scopo a se stante.
La mia cazzo di donna era diventata la mia rovina.
Stavo diventando lei; ogni parte della mia arte era lei.
Avevamo messo su famiglia, avevamo una grande casa e avevo successo..ma avevo davvero bisogno di quello spazio tutto per me?
Io odiavo quella maledetta..ma facevo finta di amarla.
Perché con lei era venuto il successo.
Era un circolo vizioso, più l’amavo, più avevo successo, meno la mia arte era buona.
Ero diventato pazzo e dovevo nutrirmi di qualcosa.
Avevo voglia di piangere e vedevo cose strane.
Ero stanco, ero rovinato.
Dovetti scomparire ed essere dimenticato.
Cadendo nel nulla.