Sono nato al lampo dei cannoni fascisti. Ho respirato la polvere dei bombardamenti alleati. Sono diventato sordo dalle mitraglie naziste. Mi sono dissetato alle fonti di sangue che sgorga dagli inutili morti della vendetta partigiana. Assaporo ancora quella muffa vendetta come miele intriso d’aceto. Ancora non sono spente le mitraglie di nuovi nazisti. E altri cannoni fremono ad esplodere nuovi boati inutili. Ed ancora forse respirerò polvere intrisa di morte. Ed ancora forse mi disseterò a seni turgidi di sangue per sopravvivere ad un mondo che mai conobbi in pace.
Diario di un guardone
Roma 29 Maggio 1962 FARSI FUORI
Sono andato a fare una passeggiata ed ho portato con me la macchina fotografica. Mi ha colpito molto un panno steso fuori da una piccola finestra. Era squallido. Poi sono passato davanti al giornalaio. Ho visto la prima pagina di un quotidiano locale: a caratteri cubitali c’era scritto “Si getta dal quinto piano ma non riesce a farsi fuori”. Farsi… fuori… Crearsi all’esterno. Farsi fuori.